Mi piace lo stile di Seth Godin.
I suoi interventi sono essenziali.
Le parole sono semplici – eppure si capisce che sono scelte con cura.
La sua visione è contagiosa.
Non si atteggia a guru del marketing, anche se lo è al 100%.
Mi sono permessa di tradurre liberamente dall’inglese questo post che parla di qualcosa di cui ci si lamenta spesso, ovvero la mancanza di opportunità.
Il punto di vista è molto americano nel senso che sta all’individuo – quindi a me, a te – far accadere le cose make something happen.
Detto questo, non sarebbe per niente male lavorare sul dàimon personale che, giorno dopo giorno, dà forma al carattere e, forse, al destino.
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Oggi puoi imparare qualcosa di nuovo e farlo gratis.
In ufficio puoi iniziare un nuovo progetto, senza chiedere nulla a nessuno.
Puoi creare una connessione, scovare un difetto, contribuire con un’intuizione, anche in questo momento.
Ma puoi anche non farlo.
In un sistema liquido, dove le persone si muovono in avanti, ci sono altri che restano indietro.
Il punto non è chiedersi: “quando avrò la promozione?”
Credo che il punto sia: “saprò cogliere le opportunità di fare un salto di qualità?”
Agisci con la logica del “come se”. Se le persone intorno a te non si rendono conto che sei diventato una risorsa, beh, lo farà qualcun altro.