Dal packaging a effetto al packaging a basso impatto
Ci cadiamo tutti. Il packaging è la porta del desiderio e il primo contatto che abbiamo con un prodotto.
Nei primi dieci anni della nostra attività abbiamo realizzato packaging per la grande distribuzione organizzata, per marche di pasta, prodotti caseari, panna spray vegetale.
Abbiamo disegnato etichette e scatole per prodotti erboristici e integratori alimentari.
Nel settore degli animali abbiamo disegnato sacchi di mangimi per animali da cortile e di grande taglia. Abbiamo aiutato le aziende a presentare finiture per pavimenti e arredi, zanzariere, finestre, porte, caminetti e stufe a pellet.
Ma non ci siamo nemmeno fatti mancare esperienze felici con ottimi vini italiani, olii di oliva e meravigliosi maglioni di cashmere made in Umbria.
Per ognuno di questi progetti abbiamo esplorato materiali, tecniche di stampa, verificato normative per la corretta etichettatura, pensato in grande, amplificato l’effetto wow.
Non rinneghiamo nulla di quello abbiamo fatto, ma ormai pensiamo sia il momento di fare packaging in maniera totalmente diversa. Non ci accontentiamo più di essere belli, funzionali, irresistibili come un barattolo di marmellata. Vogliamo che i packaging che disegniamo per i prodotti delle nostre aziende siano creativi, sostenibili, a basso impatto.
E se un po’ ci rattrista sapere che prima o poi finiranno nei cestini, ci consoleremo sapendo che hanno portato stupore e gioia senza arrecare (troppo) danno.